6 Libri che vi faranno sbellicare dalle risate

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È possibile che un libro arguto e ben scritto possa anche far ridere? Secondo alcuni sì, e molto anche.
Chi l’ha detto che le opere letterarie devono per forza essere impegnative e intrise di quella vena di profonda introspezione e alla ricerca di termini complicati? Qualche volta si può leggere anche solo per evasione e divertimento e, qualche altra volta, dei libri importanti e innovativi a livello di contenuti che sappiano far ridere a crepapelle.
Ne abbiamo selezionati 6, di quelli che fanno sbellicare dalle risate.

 

Buona Apocalisse a tutti!
Terry Pratchett
Mondadori

Sulla base delle Profezie di Agnes Nutter, Strega (messe per iscritto nel 1655 prima che Agnes facesse saltare in aria tutto il villaggio riunito per godersi il suo rogo), il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi. È per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale, armati di istruzioni clamorosamente antiquate e di innocue spillette. Atlantide sta emergendo, piovono rane dal cielo. Gli animi si surriscaldano.

 

Guida galattica per gli autostoppisti
Douglas Adams
Mondadori

Le stravaganti vicende di Arthur Dent e Ford Prefect, surreali e irriverenti viaggiatori delle Galassie sempre alle prese con avventure che hanno per scenario l'intero universo. Una ironica ed avvincente raccolta di storie nata da una fortunatissima serie ideata dal noto sceneggiatore Douglas Noel Adams e trasmessa dalla BBC.

 

Il diario di Bridget Jones
Helen Fielding
Rizzoli

Mangia troppo, beve troppo, fuma troppo, ha una madre troppo invadente e incontra solo amanti egoisti o sgangherati. Bridget Jones è una donna appassionata in guerra contro cellulite, lavori frustranti e principi azzurri inaffdabili: il prototipo della single pronta a difendere il proprio diritto di essere “quasi” perfetta. Un romanzo che, uscito nel 1996, è diventato subito un fenomeno di culto e, oggi, a quasi vent’anni dalla sua pubblicazione, si è guadagnato un posto tra i classici della letteratura femminile.

 

La principessa sposa
William Goldman
Marcos y Marcos

Un celebre sceneggiatore è disperatamente a caccia di una copia del romanzo chiave della propria infanzia. Quel romanzo gli aveva spalancato orizzonti impensati, rivelato uno strumento strepitoso: la lettura. Darebbe un occhio pur di trovarlo, vorrebbe regalarlo al figlio viziato e annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando ne agguanta una copia, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre. Decide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la "parte buona". La magia si realizza. Il risultato è straordinario.

 

Lamento di Portnoy
Philip Roth
Einaudi

Alex Portnoy ha trentrè anni ed è commissario aggiunto della Commissione per lo sviluppo delle risorse umane del Comune di New York. Nel lavoro è abile, intransigente, stimato. Il libro riporta il monologo di Alex che, dall'analista ripercorre la sua vita per capire perché è travolto dai desideri che ripugnano alla "mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri".

 

L'importanza di chiamarsi Ernesto
Oscar Wilde
Newton Compton Editori

Considerato da molti il capolavoro di Oscar Wilde, debuttò trionfalmente a Londra il 14 febbraio del 1895. Raffinato e provocatorio come sempre, con la storia di Ernesto, dandy conteso da tutte le dame, Wilde stravolge i canoni teatrali dell’epoca, lasciando che la parola predomini sull’azione, ironizzando ferocemente su un mondo in cui la forza degli individui risiede in quello che dicono e non in quello che fanno, nel blasone e non nelle idee.