7 Cose che capitano quando passi davanti a una libreria

“Ma sì, entro solo a dare una occhiata. Ci metto 5 minuti”. Se siete un lettore Folle non fidatevi di quanto avete appena detto a voi stessi. E se siete amico di un lettore Folle non fidatevi ugualmente. A meno che, naturalmente, non vogliate trascorrere tutto il pomeriggio in libreria e uscire con le mani piene e le tasche vuote.
Con una punta di ironia, il sito Bustle.com ci propone 7 cose che capitano quando un vero lettore Folle passa davanti a una libreria.

La stai costeggiando “per caso”, la tua libreria preferita, e d’un tratto ti accorgi che tutte le tue commissioni del sabato pomeriggio non sono poi così importanti.
E poi butti un occhio all’interno… le nuove uscite in vetrina, che ti guardano. I clienti che cercano tra gli scaffali, sembrano così felici. E quando le porte automatiche si spalancano, capisci che ormai è troppo tardi, sei “spacciato”.

Ti riprometti che non comprerai nulla.
Entri e dai un’occhiata alle ultime novità, ma in ogni caso mai e mai metterai mano al portafogli; il tuo conto corrente deve uscire incolume da questa situazione. Ma poi vedi il commesso che ti sorride, e gli chiedi quando usciranno le versioni tascabili ultra-economiche. E va bene, un libro ce lo possiamo permettere. In fin dei conti mercoledì puoi mangiare leggero, e giovedì non mangiare affatto. Inoltre, stai impazzendo per quel nuovo, assurdo romanzo in cui i cosmo-dugonghi combattono contro una profezia millenaria tale da mettere in pericolo la loro egemonia sull’universo. Sei stufo di sentire il resoconto altrui e leggere le recensioni. Hai un disperato bisogno di farti una tua opinione.

Per la verità, sai benissimo che potresti averlo in prestito.
Sei piuttosto sicuro che una tua cara amica lo abbia già letto. Siete in ottimi rapporti, non dovrebbero esserci problemi a ottenere un prestito. Per non parlare della biblioteca, sei già per strada… Però non sai quanto sia aggiornata, la tua biblioteca.

Già che ci sei, controlli un attimo i consigli di lettura scritti sulla lavagnetta dalla mano misteriosa. L’ultima volta ti aveva consigliato quel romanzo cyberpunk, e non si era sbagliata: era esattamente ciò che avevi bisogno di leggere in quel dato contesto storico.

E prima che tu te ne accorga, sei sperduto negli abissi degli scaffali più profondi.
Un oscuro reame del quale non sospettavi nemmeno l’esistenza. Ma sei ancora nella stessa libreria? Vista da fuori non sembrava così grande.

Toh, come ci sono finiti tutti questi libri fra le mie braccia? D’accordo, non era questo il piano. Evidentemente qualcosa non ha funzionato.

Torni a casa e sei talmente su di giri che non sai nemmeno da quale libro cominciare. E non fa niente se dovevano essere solo cinque minuti. E non fa niente se tutte le commissioni poco urgenti del sabato pomeriggio le rimanderai al sabato pomeriggio prossimo venturo, quando saranno urgenti in maniera disperata. Non fa niente. L’unico rimpianto che si può avere per una libreria è quello per non esserci entrato o per non aver preso anche quel libro. Non ti sei mai pentito del contrario. Grazie a Dio.

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