9 Cose che non vorremmo trovare nei libri

Quella della lettura, si sa, è una passione forte. Più si legge, maggiori sono le emozioni che si provano. Tuttavia c'è anche il risvolto della medaglia; per ogni cosa che ci piace della lettura, ne esiste un'altra che ci infastidisce molto.
Eccone alcune. Se ve ne vengono in mente altre commentate sul post, che le aggiungiamo!

1. Appena apriamo un libro notiamo che il font usato è decisamente fuori del comune, troppo piccolo oppure con margini e interlinea tali da togliere la vista dopo pochi minuti.

2. I capitoli troppo lunghi. Alla fine del primo capitolo ci rendiamo conto che ci è cresciuta la barba da quanto è stato lungo!

3. Una descrizione del paesaggio eccessiva, che riempie pagine su pagine di alberi, strade, parchi e quant'altro. Il tutto quando sarebbe bastata anche una semplice illustrazione.

4. Capitoli senza né numero progressivo né il titolo. Mi è capitato di leggere un libro scritto in prima persona dove tra un capitolo e l'altro cambiava il POV, ma per capire di chi trattasse ci volevano un paio di pagine!

5. Copertine che non c'entrano per niente con la storia. Anzi, a volte si nota quasi sadico tentativo di voler fuorviare il lettore.

6. I dialoghi sciatti; se l'autore usa gli stessi termini per far comunicare i personaggi... be', a questo punto i dialoghi non hanno più senso.

7. Apri il libro e non trovi neanche un prologo di 2 misere righe. Niente. Il lettore entra nella storia come se fosse stato lanciato da un treno in corsa, deve capire tutto subito e alla fine dovrà pure ricordare ogni dettaglio. Altrimenti che razza di lettore forte sarebbe?

8. I flashback messi a caso. Il protagonista sta trasportando una bomba a orologeria che di lì a pochi minuti esploderà spazzando via una quarto della civiltà umana, ma per qualche strana ragione quella corsa folle gli ricorda di quando a dodici anni correva dietro alle farfalle insieme ai suoi amici di cui ha perso ogni traccia. E così inizia un flashback che si protrae per venti pagine.

9. Sovrabbondanza di puntini di sospensione o di esclamativi. Non c'è niente che appesantisca di più il filo del racconto.