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I 10 libri più belli di sempre

I libri in questione sono stati scelti da una giuria di 125 celebri scrittori fra cui Stephen King, Annie Proulx, Jonathan Franzen, Norman Mailer e tanti altri.
A ciascuno degli scrittori intervistati è stato chiesto di elencare i propri 10 libri in ordine di preferenza. 
Quindi a ogni primo classificato sono stati assegnati 10 punti, 9 al secondo, 8 al terzo e così via. Inutile dire che tutti questi libri godono di una tale fama mondiale e di una tale levatura letteraria che non leggerli alemno una volta sarebbe un vero peccato.
Questa si è rivelata la classifica finale:

 

Anna Karenina
Lev Tolstoj
Newton Compton

Combattuta tra l'amore per il figlio, il vincolo matrimoniale e la passione per un altro uomo, Anna Karenina sarà travolta da un conflitto tanto drammatico da trascendere i confini del personaggio per divenire emblematico, che la accomunerà ad altre tormentate figure di donne, come Madame Bovary, per citare la più famosa. Ispirandosi con inconfondibile potenza creativa a un fatto di cronaca, Tolstoj trasfuse in Anna Karenina l'ansia e il desiderio di chiarezza etica che dominarono la sua vita.
 

 

Madame Bovary
Gustave Flaubert
Feltrinelli

La storia della signora Bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, è, scriveva Garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalità, dotata di una cieca e meccanica articolazione, Emma Bovary è piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita.
 

 

Guerra e pace
Lev Tolstoj
Mondadori

Meditata a partire dal 1863, più volte rivista e riscritta fino alla versione del 1886, "Guerra e pace" è l'opera più nota di Tolstòj e una delle più lette e amate della letteratura universale. In queste pagine di altissima scrittura, in cui spiccano le celeberrime figure della contessina Natàsha Rostòva e del principe Andréj Bolkònskij, si narrano le vicende di due famiglie dell'aristocrazia russa, i Bolkònskij e i Rostòv appunto, sullo sfondo della Russia patriarcale e contadina devastata dalle guerre e dall'invasione di Napoleone, ma ancor più sconvolta dall'influsso, borghese e civilissimo, dell'Europa occidentale.
 

 

Lolita
Vladimir Nabokov
Adelphi

Sarebbe difficile, per chi non ne è stato testimone, immaginare oggi la violenza dello scandalo internazionale, per oltraggiata pruderie, che "Lolita" provocò al suo apparire nel 1955. E tale è l’abitudine alla sciocca regola secondo cui ciò che fa chiasso è inevitabilmente sprovvisto di una durevole qualità letteraria, tanta era allora l’ignoranza dell’opera di Nabokov che solo pochi capirono quel che oggi è un’evidenza dinanzi agli occhi di tutti: "Lolita" è non solo un meraviglioso romanzo, ma uno dei grandi testi della passione che attraversano la nostra storia, dalla leggenda di Tristano e Isotta alla Certosa di Parma, dalle canzoni trobadoriche ad Anna Karenina. Ma chi è Lolita? Questa «ninfetta» (geniale invenzione linguistica di Nabokov, poi degradata nell’uso triviale, quasi per vendetta contro la sua bellezza) è la più abbagliante apparizione moderna della Ninfa.
 

 

Le avventure di Huckleberry Finn
Mark Twain
Feltrinelli

"La storia di Huck e della sua fuga in zattera lungo il Mississippi con il negro Jim, fino al ricongiungimento col compagno di scorrerie Tom Sawyer negli ultimi capitoli di un libro che nacque come proseguimento del precedente Le avventure di Tom Sawyer, era tra le preferite di Ernest Hemingway, che citava sempre Mark Twain tra i suoi autori fondamentali: e non a caso, naturalmente, visto che fin dai suoi esordi anche l'autore di Fiesta lavorò molto duramente per riuscire a ricreare sulla pagina la lingua della strada, cosa per cui venne assai criticato. Molti, tra cui Joyce Carol Oates, considerano Le avventure di Huckleberry Finn 'Il Grande Romanzo Americano'. Altri, come T.S. Eliot, lo considerano l'unico vero capolavoro di Mark Twain. Di sicuro Le avventure di Huckleberry Finn è un romanzo-mondo, scritto superbamente, e divertentissimo. Huck Finn, in quanto ribelle adolescente refrattario a qualsiasi forma di autorità e di imposizione, sta all'origine di Holden Caulfield e di tutti i ribelli adolescenti della letteratura nordamericana.
 

 

Amleto
William Shakespeare
Rusconi Libri

Nel XVI secolo, sulle torri che cingono Elsinore, capitale della Danimarca, due soldati s'interrogano sul fantasma che nelle ultime sere sta facendo la sua comparsa, aspettando il cambio di mezzanotte. Al cambio, insieme alla sentinella arriva anche Orazio, amico del principe, chiamato dalla guardia a vigilare sullo strano fenomeno.
 

 

Il grande Gatsby
Francis Scott Fitzgerald
Feltrinelli

Il grande Gatsby ovvero l'età del jazz: luci, party, belle auto e vestiti da cocktail, ma dietro la tenerezza della notte si cela la sua oscurità, la sua durezza, il senso di solitudine con il quale può strangolare anche la vita più promettente. Il giovane Nick Carraway, voce narrante del romanzo, si trasferisce a New York nell'estate del 1922. Affitta una casa nella prestigiosa e sognante Long Island, brulicante di nuovi ricchi disperatamente impegnati a festeggiarsi a vicenda. Un vicino di casa colpisce Nick in modo particolare: si tratta di un misterioso Jay Gatsby, che abita in una casa smisurata e vistosa, riempiendola ogni sabato sera di invitati alle sue stravaganti feste. Eppure vive in una disperata solitudine e si innamorerà insensatamente della cugina sposata di Nick, Daisy.
 

 

Alla ricerca del tempo perduto
Marcel Proust
Newton Compton

Uno dei grandi capolavori della letteratura del Novecento. Attraverso le pagine di quest’opera monumentale, articolata in sette romanzi (Dalla parte di Swann, All’ombra delle fanciulle in fiore, I Guermantes, Sodoma e Gomorra, La Prigioniera, Albertine scomparsa e Il Tempo ritrovato), ci viene rivelata un’intera società, nell’arco di tempo che va dal 1880 al 1920. Protagonista assoluta è l’aristocrazia, colta nel momento in cui si conclude la sua splendida parabola. Tutti i personaggi sono sostanzialmente dei vinti, a ognuno il tempo ha sottratto qualcosa. Soltanto la memoria sembra sopravvivere alla sua tirannia e solo nell’arte è possibile trovare un compenso al disordine del mondo. 
 

 

Racconti
Anton Cechov
BUR

Voi mi rimproverate l’obiettività, chiamandola indifferenza verso il bene e il male, mancanza di ideali. Vorreste che quando dipingo i ladri di cavalli dicessi: è male rubare i cavalli! Ma questo è affare dei giudici, il mio lavoro consiste nello spiegare che cosa essi sono… Maestro del racconto breve, amato e imitato da moltissima letteratura del Novecento, Èechov ha affascinato generazioni di lettori e scrittori per la concretezza della narrazione, ma anche per il senso tragico di cui sono intrise le sue storie più minute e per quella sorta di ovattata drammaticità in cui affondano le vite dei personaggi. Un solo gesto banale o un episodio senza importanza sono talvolta sufficienti a svelare un uomo nella sua nudità, a costringerlo a uno sguardo diverso sulle cose del mondo e su se stesso.
 

 

Middlemarch
George Eliot
BUR

Questo ’romanzone’ vittoriano scardina le mie certezze perché nasce si sviluppa e cresce come un seme che ha bisogno di luce per esplodere fuori dalla sua scorza. Sono talmente partecipe di quest’esplosione da riuscire a vederne ogni minimo dettaglio, da esserne parte integrante, protagonista e paesaggio bucolico, narrazione e libro. Quando tutto fi nisce guardo la pianta, e l’autrice mi fa vedere di nuovo il seme.