Il trono di spade

Il Trono di spade
(Fantasy epico)
George R.R. Martin
Mondadori

Le tenebre stavano avanzando.
«Meglio rientrare». Gared osservò i boschi attorno a loro farsi più oscuri. «I Bruti sono morti.»
«Da quando hai paura dei morti?» C'era l'accenno di un sorriso sul volto di ser Waymar Royce.
Gared non raccolse. Era un uomo in età, oltre la cinquantina, e di nobili ne aveva visti andare e venire molti. «Ciò che è morto resta morto» disse «e noi non dovremmo averci niente a che fare.»
(George R.R. Martin)

Inizia così il primo volume delle Cronache del ghiaccio e del fuoco dove, a dover di cronaca lo ricordiamo, non figurano né folletti né orchi né alberi parlanti (anche se in tal senso non mancano svariate storie narrate dai bardi).
Nel mondo feudale immaginario di Martin troviamo invece uomini impegnati in lotte di potere; alleanze che si formano e si sciolgono in un baleno; segreti che portano ad altri segreti.
E, già da questo libro, l'autore ci fa capire che dovremmo evitare di affezionarci troppo ai personaggi. Perché nel suo mondo, come del resto in quello reale, la gente muore per davvero. Che sia per un colpo di spada o di picca, la fame o il freddo, un veleno raro o qualcosa di inumano, qui chiunque è a rischio, perfino i protagonisti.

Il trono di spade è un romanzo a cui ogni vero amante del genere fantasy non può assolutamente rinunciare. Con otto protagonisti e almeno cento personaggi (solo nel primo volume) il mondo creato da Martin è quanto mai vasto e ricco di dettagli. Un mondo dove realtà e fantasia si fondono magistralmente.
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