La dublino dei pub e delle librerie

In passato lo scrittore Mirko Zilahy ha insegnato letteratura italiana in Irlanda. Ora, attraverso un reportage, l'autore del thriller "È così che si uccide" parla del fascino di Dublino e dei pub della città. Ma soprattutto di grandi autori e bei libri.

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Sono in cerca di librerie di libri usati e di pub sconosciuti da aggiungere alla collezione personale. Mi affaccio da Ulysses su Duke street e occhieggio la solita prima edizione di Dracula, il cui prezzo è sempre più proibitivo. Frugo nella mente in cerca del posto in cui concedermi la prima pinta della giornata e ripenso a Leopold Bloom che nell’Ulisse si domanda se sia possibile attraversare Dublino senza incontrare un pub. Pare che un ricercatore dublinese abbia risolto l’arcano con un algoritmo e che appena pubblicata la soluzione qualcuno si sia sbrigato ad aprire un altro locale proprio sul passaggio indicato per restituire anche questa impossibilità al testo joyciano. Entro al Duke pub e salgo al primo piano, mi siedo vicino al camino, estraggo un tascabile delle favole di Wilde e lo accompagno con la prima scura di giornata. Slainte.

 

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Guardo l’orologio, manca un’ora all’appuntamento, e decido di fare un salto al Palace, un pub stretto e lungo rivestito di legno, dove negli anni Settanta veniva a leggere e a bere Flann O’ Brien. Giornalista satirico che ha narrato il genio e la miseria del suo popolo sulla colonna dell’Irish Times intitolata Il boccale traboccante, è stato autore di pochi romanzi-antiromanzi surreali come Una pinta d’inchiostro irlandese, Il terzo poliziotto e La miseria in bocca.

 

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Seguo i passi e i consigli del mio professional drinker, a tempo perso traduttore di James Joyce, che incontro per farmi accompagnare alla scoperta dei pub dublinesi più nascosti e sconosciuti. L’aroma del fine settimana nelle prime cinque stazioni della nostra via cervisiae è lo stesso di sempre, birra e moquette, palline di naftalina negli orinatoi. Per strada ci accompagna la fragranza dell’aceto dei fish&chips. Ma quando alla fine arriviamo a Ringsend in cerca dello Yacht pub, l’odore della torba spunta dal nulla, nostalgico e rassicurante.

 

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Mirko Zilahy, classe 1974, è l'autore del romanzo È così che si uccide - Longanesi -

 

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